Perché dovresti metterti in proprio e lavorare per te stesso invece che per qualcun altro? Se non sai rispondere a questa domanda, se non ti viene in mente proprio nulla da dire allora fermati qui, non sei portato per essere un imprenditore! E sia chiaro, non c’è nulla di male. Ma se ti sono venuti in mente un milione di motivi diversi per intraprendere questa strada allora sei atterrato sulla pagina giusta.

Diventare un freelance, avviare un’attività o mettere in piedi il proprio business da zero non è una cosa facile né immediata. Serve prima di tutto tantissima motivazione poiché ci saranno dei momenti davvero duri da affrontare. 

Mercato del lavoro

Secondo un comunicato stampa dell’Istat pubblicato il 1 febbraio del 2021:

Il tasso di disoccupazione sale al 9,0% (+0,2 punti) e tra i giovani al 29,7% (+0,3 punti).

Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione registrate tra marzo e giugno 2020, unite a quella di dicembre, hanno portato l’occupazione a un livello più basso di quello registrato nel dicembre 2019 (-1,9%, pari a -444mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-235mila) e autonomi (-209mila) e tutte le classi d’età.

Insomma, la situazione non è delle migliori e la pandemia in atto non ha fatto altro che dare il colpo di grazia a un mercato del lavoro già sofferente da parecchi anni. Perché dunque mettersi in proprio e avviare una propria attività? Statisticamente parlando i soldi non sono mai la motivazione principale che spinge una persona a diventare un libero professionista. Lo stipendio è quasi sempre al n. 4 della lista che è così composta:

  1. realizzazione personale
  2. tempo
  3. insoddisfazione
  4. soldi

Analizziamoli nel dettaglio.

Realizzazione personale

La maggior parte delle persone che si mette in proprio lo fa perché ha un sogno. Avviando una tua attività, puoi fuggire dalla corsa al successo e perseguire non solo i tuoi sogni, ma i tuoi desideri più profondi; puoi seguire il tuo cuore, il tuo istinto, ciò che in qualche modo, nel profondo, già sai essere la strada giusta per te, anche se è contro le aspettative degli altri, e trovare il tuo scopo. Costruire un’impresa ti consente di lavorare alle tue condizioni che significa anche rispettare i tuoi standard qualitativi. 

Tempo

La media delle ore passate al lavoro è di gran lunga superiore a quelle dedicate al tempo libero. In pratica passi la maggior parte della tua vita lavorando. Per questo è importante trarre soddisfazione da ciò che fai. Andare ogni sera a dormire sapendo di aver fatto un ottimo lavoro è estremamente gratificante. Ma l’unico modo per fare un ottimo lavoro e per dare sempre il meglio di te e il massimo delle tue energie è fare un lavoro che ami. Solo a queste condizioni potrai davvero dirti padrone del tuo tempo. 

Insoddisfazione

Mettersi in proprio significa anche abbandonare le vecchie abitudini e gettarsi in un nuovo progetto. Non è detto che si debba per forza fare lo stesso identico lavoro che facevi da dipendente. Chi si mette in proprio, nella maggior parte dei casi, lo fa proprio perché vuole cambiare radicalmente lavoro! L’insoddisfazione sul posto di lavoro può essere causata da tantissimi fattori diversi:

  • Non vai d’accordo con il capo;
  • Non pensi che il tuo lavoro contribuisca alla mission complessiva dell’azienda.
  • Ti senti poco apprezzato dai tuoi manager.
  • Il tuo lavoro, semplicemente, ti annoia.
  • Ci sono problemi con il capo o con i dipendenti.
  • Vorresti fare di più e metterti alla prova ma non te lo permettono.
  • Non vai d’accordo con i colleghi.
  • Vorresti più autonomia nel gestire il tuo lavoro. 

E così via… la lista potrebbe andare avanti all’infinito!

Soldi

Dulcis in fundo eccoci qui… i soldi! Che non salgono nemmeno sul podio delle motivazioni principali. Sia chiaro, se l’azienda è ben avviata il tuo stipendio sarà sicuramente sopra la media, ma per raggiungere certi risultati serve prima di tutto tanta passione e amore per quello che fai, altrimenti se ne accorgeranno anche i tuoi clienti! Occorre spendere due parole su un fattore sul quale pochi si soffermano: di quanti soldi stiamo parlando?  Se digito su Google “mettersi in proprio” mi compare una SERP piena zeppa di promesse per diventare milionario. 

  • Come mettere in piedi un business da zero a 10.000 clienti in 2 mesi!
  • Come fare il tuo primo milione entro un anno!
  • Come avviare una startup di successo!

Mettersi in proprio non significa necessariamente fondare il nuovo Airbnb. Non devi per forza arrivare a fatturare un miliardo di dollari entro l’anno altrimenti sei un fallito! Puoi anche avviare un’attività che non sia necessariamente quotata in borsa e mettere in piedi quello che in gergo viene chiamato un lifestyle business, (ed essere comunque un imprenditore soddisfatto!) Se la libera professione è una vocazione, se metterti in proprio è il tuo sogno nel cassetto allora devi sapere che le soddisfazioni che ne deriveranno saranno enormi e ti faranno dimenticare in un lampo tutti i sacrifici iniziali.  Niente si ottiene in fretta e facilmente ma se continui a remare contro te stesso con ogni probabilità non otterrai proprio nulla!  Quindi, se la tua intenzione è davvero quella di metterti in proprio ecco il nostro consiglio su come muovere i primi passi verso la tua nuova vita lavorativa.

1 – Conosci te stesso

Sei tagliato per essere un imprenditore? Questa è una domanda cruciale. Non tutti possono mettersi in proprio, non tutti riesco a gestire gli impegni, lo stress, il tempo. Non tutti riescono ad organizzarsi, risolvere problemi o ragionare per priorità. Capisci cosa intendo dire? Diventare imprenditori è prima di tutto una questione di mentalità.

Forse può interessarti: 7 segnali che non sei tagliato per essere un imprenditore.

Esistono tanti modi per testare le tue capacità e fare anche un bilancio di competenze. Il mio consiglio è di farlo sempre con l’assistenza di un consulente esperto dato che auto-valutarsi non è mai facile. 

Per iniziare puoi intraprendere la così detta Swot Analysis Personale. L’analisi SWOT infatti può aiutare un professionista a delineare la strada migliore per raggiungere i suoi obiettivi di carriera. Testa te stesso, mettiti alla prova e soprattutto… sii onesto nelle risposte!

2 – Valida la tua idea di business

Qualsiasi sia la tua idea devi prima di tutto capire se funziona e cioè se c’è mercato per un determinato prodotto/servizio. A questo proposito ti rimandiamo direttamente alla nostra guida gratuita Trova l’idea per il tuo futuro. Scaricala e compila tutti gli esercizi riportati. Ci sono domande estremamente specifiche ed esercizi in sequenza pensati proprio per questo: farti capire sin da subito se la tua è o no un’idea che spacca!

3 – Progetta il tuo Business

Una volta arrivati fin qui potresti anche pensare di essere arrivato a metà strada e che il peggio è ormai passato… Invece no! Arrivare fin qui è stato un riscaldamento, ora inizia il vero lavoro. Progettare il Modello di Business è fondamentale per: 

  • Avviare la tua attività.
  • Far funzionare la tua attività.
  • Far crescere la tua attività.
  • Evitare che la tua attività fallisca dopo pochissimo tempo.

Direi che l’ultimissimo punto da solo valga tutto il lavoro che c’è da svolgere! Senza un Modello di Business chiaro, l’imprenditore è come il capitano di una nave che naviga a vista: non sa dove deve andare, non sa quanto tempo rimarrà in mare e non sa cosa deve fare l’equipaggio. E se arriva una tempesta? La risposta è facile da immaginare.

Per imparare a conoscere il Business Model Canvas e capire come compilarlo correttamente per progettare la tua attività nel dettaglio vai al corso: Costruisci il tuo progetto d’impresa. Sono 15 videolezioni che ti guideranno passo passo nella compilazione del Canvas e che ti aiuteranno a ragionare in maniera approfondita sulla tua idea di business, a volte distruggendola del tutto… Provare per credere! Il corso è stato pensato per farti testare con mano e in piena autonomia cosa significhi progettare l’avvio di una attività. 

4 – Compila il Business Plan

Tutti si immaginano il business plan come un foglio excel pieno di numeri e proiezioni economiche. Non è propriamente così. Il Business Plan si compone di 11 sezioni e solo le ultime 3 sono fatte di numeri. I restanti punti sono discorsivi e descrittivi. Questo perché quando si tratta di soldi è bene essere precisi e per essere precisi occorre avere le idee chiare.

Vuoi aprire una pasticceria? Allora devi sapere con esattezza dove vuoi aprirla (a seconda della zona cambiano i costi al mq per l’affitto), quanto deve essere grande il locale (negozio+laboratorio), quali permessi ti occorrono (HCCP, sicurezza sul lavoro etc. ), quanti collaboratori ti servono, da chi prendi le materie prime e in quali quantità e così via… Tutte cose che incidono sui costi. Tutte cose che vanno pianificate nel minimo dettaglio PRIMA di compilare la parte con i numeri.

Il Business Plan è uno strumento essenziale per l’avvio di qualsiasi tipo di attività. Se vorrai farlo in maniera autonoma (quindi con i tuoi soldi) ti farà capire bene quanti soldi servono per l’avvio, dove prenderli e come recuperarli (e anche dopo quanto tempo). Se vuoi chiedere un finanziamento da banche o da finanziatori il Business Plan darà a entrambi un’idea della solidità del business e delle potenzialità di crescita sul mercato. Se invece la tua azienda è già stata avviata il Business Plan può fungere da bussola per capire cosa fino ad ora è andato bene e cosa no e quindi come aggiustare il tiro. 

Arrivati al termine di questo percorso ecco l’ultimissima risorsa di cui avrai bisogno: Business Plan: cos’è e come compilarlo – 15 videolezioni che completeranno il quadro generale del difficile processo di avvio d’impresa. 

Conclusioni

Lavorare per se stessi, avviare un’attività, dar vita ad un progetto e trasformare in realtà un sogno nel cassetto è una delle esperienze più faticose e al contempo gratificanti del mondo. In un mercato del lavoro sempre meno flessibile e sempre più povero di opportunità, crearsi da solo la propria carriera può essere una validissima alternativa occupazionale. 

Se stai pensando: sì voglio farlo ma non ho i soldi!, tranquillo… a quelli pensiamo noi!

Scrivici a info@consulenzagoodstart.it – descrivici la tua idea e ti aiuteremo a trovare il bando di finanziamento (regionale o europeo) più adatto a te e al tuo progetto di business. 

Un buon inizio non ha fine!