L’orientamento professionale serve a capire qual è il lavoro più adatto a te, alle tue abilità e, più in generale, qual è la professione più in linea con chi sei.

Date queste premesse prima di capire cosa fare e come, occorre capire chi sei e in cosa sei bravo. Il problema è che non è così facile…

Sapere ciò che vogliamo non è la norma. È una conquista psicologica rara e difficile
– Abraham Maslow –

Ci hanno cresciuti con l’errata convinzione che il “cosa fare nella vita” venga prima del “chi sei”. Dovevamo decidere la nostra strada prima di intraprendere gli studi, prima di finirli, prima di entrare nel mondo del lavoro, prima di metterci alla prova… Prima.

Non è un caso che moltissime persone, a metà di un percorso già avviato, si guardano indietro pensando: non è la vita che avevo sognato. Non è il lavoro che volevo. Non sono felice.

In questi casi ci sono due possibilità:

  1. Fare finta di niente, continuando a vivere passivamente gli eventi e rimanendo all’interno di quel percorso che qualcun altro ha tracciato per te.
  2. Prendere in mano la propria vita, ammettere che c’è qualcosa che è andato storto e scavare a fondo per rintracciare i motivi della propria insoddisfazione e lavorare per cambiare il corso degli eventi.

Quindi, se ancora non sai cosa fare della tua vita, se non sei soddisfatto del percorso intrapreso ma hai paura di abbandonarlo perché pensi che sia troppo tardi, in realtà puoi tirare un sospiro di sollievo!

Sono pensieri normali e, cosa ancora più importante, è un bene che tu li abbia. Non sei solo e non sei l’unico.

Ammettere di non sapere cosa vuoi realmente dalla vita è il primo passo per capirlo. L’alternativa è continuare a dare la colpa al tuo capo ufficio per quella fastidiosa gastrite che ti porti dietro da anni e andare avanti per una strada che non porterà mai né felicità né successo. Cosa sceglieresti?

Per il filosofo Socrate, sono due i motivi per cui la conoscenza inizia quando ammettiamo di non sapere qualcosa:

  1. Se so di non sapere, mi attiverò per colmare la mia lacuna
  2. Ammettere di non sapere qualcosa significa non partire dal presupposto di saperla. Dopodiché vedi punto 1!

Tante persone, purtroppo, credono di sapere cosa vogliono e di avere il pieno controllo delle loro vite. In realtà stanno seguendo un percorso definito per loro da altri o dagli eventi casuali. Alcuni continuano sulla stessa strada per tutta la vita felici e contenti (o inconsapevoli e inibiti!), altri capiscono che manca qualcosa nelle loro vite, altri ancora stanno male ma non riescono a collegare il malessere alle loro non-scelte di vita.

Per alzarsi in piedi e dire “Non so cosa voglio, ma di sicuro non voglio la vita che sto vivendo” ci vuole un coraggio doppio: il primo per dirlo, il secondo per affrontarne le conseguenze. Sì, perché il passo successivo è mettere in discussione tutta la propria vita e capire cosa serve cambiare e come cambiarlo.

Una fase di crisi o di transizione del genere non può essere affrontata da soli perché sono in ballo tantissime emozioni e pensieri, cambia il modo di vedere se stessi e il mondo, cambia il modo di rapportarsi con gli altri, c’è confusione e paura.

Un professionista dell’orientamento è quindi fondamentale: non nel ruolo di guida che conosce il cammino, ma come un assistente che illumina i punti più bui e ti aiuta a capire dove vuoi andare e a trovare la strada per raggiungere la tua destinazione.

L’orientamento è un percorso di sostegno finalizzato a porre la persona nelle condizioni di poter effettuare delle scelte circa il proprio progetto personale di vita o professionale (Fonte ISFOL).

L’orientamento non è consulenza psicologica, non è counseling né coaching, ma una forma di accompagnamento verso la consapevolezza di sé; un aiuto per prendere decisioni autonome, efficaci e coerenti con la propria personalità ed il contesto lavorativo e sociale in cui si vive.

Le forme più conosciute di orientamento sono quella scolastica e quella professionale, ma nessuna delle due può prescindere dall’orientamento personale e da una attenta analisi della situazione di vita della persona, in quanto la definizione di un obiettivo professionale è inevitabilmente anche la definizione di un obiettivo di vita.

L’orientamento personale consiste nell’aiuto offerto alla persona per affrontare le difficoltà della vita e prendere decisioni importanti in maniera ponderata ed efficace, assumendosi la responsabilità e le conseguenze delle proprie scelte.

L’orientamento professionale è l’aiuto offerto affinché la persona diventi consapevole dei suoi interessi, delle sue abilità, delle sue caratteristiche di personalità, in modo da sviluppare la capacità di individuare autonomamente le professioni e le richieste del mondo del lavoro che sono più in linea con il suo profilo.

Non c’è un tempo entro il quale dobbiamo capire chi vogliamo essere e cosa vogliamo. Sicuramente prima lo capiamo e più tempo avremo per vivere la vita che desideriamo, ma la verità è che, al di là delle apparenze di perfezione che regolano il mondo di oggi, e forse proprio a causa di queste, la maggior parte delle persone, di ogni età, ceto sociale e sesso, fa una fatica enorme a capire cosa vuole davvero fare della sua vita. E non perché non ci siano opportunità lavorative o il tempo per costruirsi un’identità professionale, ma perché non ci ascoltiamo, non ci sentiamo e non conosciamo davvero noi stessi.

E perché l’idea di farlo sul serio ci fa una paura enorme.

 

orientamento professionale