Non è questione di femminismo, sono i numeri a parlare. Madri, mogli, figlie, amiche fidate e compagne di vita ma soprattutto… imprenditrici. L’economia italiana si tinge di rosa come mostrano i dati elaborati dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncameree e InfoCamere. Le imprese femminili iscritte al Registro delle Camere di commercio sono quasi 10 mila in più rispetto al 2017 e ben 30 mila in più rispetto al 2014.

L’imprenditoria femminile, con 331 mila aziende attive, rappresenta ad oggi il 21,86% del totale delle imprese.

Ma non è solo questione di numeri. Secondo uno studio del National Women’s Business Council, infatti, le attività imprenditoriali femminili in America non solo hanno registrato delle performance migliori in termini di fatturato ma hanno anche creato nuovi posti di lavoro. All’interno di queste aziende si registra un’alta qualità dell’ambiente di lavoro e del management; prestazioni migliori a livello di coordinazione e gestione delle risorse.

Un ambiente di lavoro sereno e una leadership consapevole migliorano le prestazioni dei dipendenti e aumentano la fedeltà all’azienda. Le donne, insomma, possiedono naturalmente quelle softs skills tanto richieste dalle aziende che, a conti fatti, hanno un impatto maggiore sull’andamento complessivo del business.

Italiane al comando

Poliedriche, capaci di inventare e soprattutto di reinventarsi: sono queste le donne che alle soglie del 2019 hanno dato vita a nuove attività in grado di contribuire non solo alla crescita economica ma anche al benessere della comunità: è la storia di Portineria 144, un bar-portineria aperto a Milano da 3 amiche (Francesca Laudisi, Federica Torri ed Emanuela Frau). Un esercizio commerciale innovativo. La Portineria 144, infatti, non è solo un bar ma un’attività che si occupa anche di ritiro di pacchi, banco alimentare o reperimento di professionisti. Alla base di tutto il progetto c’è un mission aziendale forte:

Ricostruire il tessuto sociale del quartiere, entrare in relazione con le persone e ritrovare fiducia nel prossimo.

In un mondo iper-tecnologico che ci rende sempre più distanti, un’azienda che si pone come obiettivo un riavvicinamento finalizzato al benessere e alle reali necessità delle persone può davvero fare la differenza.

Parliamo anche di Marshmallow Games l’azienda capitanata da Cristina Angelillo che crea app per bambini. Contenuti educativi verificati e percorsi didattici per i più piccoli testati per imparare divertendosi. Un’altra azienda che si tinge di rosa e che ha trovato il suo Perché nello sviluppo cognitivo dei più piccoli, nel rendere felici gli adulti di domani.

Visoni ambiziose e progetti innovativi: sono questi i denominatori comuni di tante altre imprese tutte al femminile che stanno trasformando non solo l’economia ma anche e soprattutto il tessuto sociale all’interno del quale vanno ad impiantarsi.

L’8 marzo è tempo di auguri ma si è donne tutte l’anno; e se una mimosa ci regala un sorriso le più grandi soddisfazioni arrivano dai nostri successi, quelli fatti da notti in bianco, occhiaie e preziose compagne di viaggio.

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