In questo periodo abbondano (e ben vengano!) articoli su cosa è corretto fare per riuscire trovare un lavoro. Ma forse può essere utile parlare anche delle cose che sarebbe bene evitare di fare per non rischiare di perdere quella che potrebbe essere un’opportunità lavorativa.
Se è vero che un buon curriculum può aiutare a fare una bella impressione prima dell’incontro, è altrettanto dimostrato che commettere errori di atteggiamento durante il colloquio può essere fatale anche per il miglior candidato.
Ecco alcuni comportamenti e atteggiamenti che potrebbero essere a rischio perdita di lavoro.
Poca attenzione
Ci sono candidati che durante il colloquio prendono mentalmente nota delle cose che vengono dette loro oppure fanno domande sull’azienda e sul ruolo per il quale stanno sostenendo il colloquio.
Poi ci sono quelli che invece si perdono ad osservare l’intervistatore con sguardo fisso e fanno solo finta di ascoltare ma in realtà stanno aspettando il loro turno di parlare, non per rispondere ma per dire qualcosa che li metta in mostra senza comprendere davvero ciò che il selezionatore sta chiedendo e quindi, vuole sentirsi dire. Ecco, queste persone appaiono così poco interessate all’azienda e al lavoro che perdono punti preziosi agli occhi di chi seleziona.
Esibizionismo
C’è chi cerca di attirare attenzione prima con il proprio cv, con colori sgargianti, font insoliti e grafica accattivante (il cv “grafico” va bene se si fa un lavoro artistico o creativo) e poi con la propria immagine, con un abbigliamento eccessivo per il contesto, un linguaggio esageratamente forbito e una sicurezza ostentata. Sicuramente ottengono il risultato sperato, ma l’attenzione è più per l’eccentricità che per il valore e purtroppo non si tramuta mai in interesse da parte dell’azienda.
Bere e fumare
Non è affatto una buona idea bere qualcosa di alcolico prima di un colloquio perché se è vero che questo potrebbe calmare i nervi, si rischia invece di sembrare un po’ annebbiati oppure troppo esuberanti e non proprio intelligenti. Anche fumare subito a ridosso dell’ingresso al colloquio non è una buona idea. Il fumo infatti lascia addosso un odore inequivocabile e anche se questo di per sé potrebbe non essere un problema, alcuni selezionatori dànno molta importanza ad abitudini di vita che possono incidere sul luogo di lavoro. In particolare, se ti candidi per un’azienda del settore wellness, fosse anche per una posizione d’ufficio, queste due azioni ti renderanno del tutto incompatibile con l’ambiente.
Poca cura personale
Quella dell’igiene personale non è una questione da sottovalutare. Non sono per fortuna molti quelli a trascurarla, ma se ne parliamo è perché abbiamo incontrato candidati poco attenti a questo aspetto. Bisogna fare attenzione anche alla cura dei particolari, cercando di provvedere alla pulizia delle mani per esempio, evitare abiti macchiati oppure a qualche rimedio per una eventuale eccessiva sudorazione.
Telefonare
Ovviamente il telefono deve essere spento o del tutto silenziato durante il colloquio (togliere anche la vibrazione). Meglio evitare telefonate anche durante l’attesa. Se siete arrivati in anticipo, approfittate di questo tempo per guardarvi intorno, leggere una brochure aziendale e raccogliere informazioni utili da utilizzare per osservazioni o domande durante il colloquio.
Portarsi dietro un sacco di roba
Presentarsi ad un colloquio con troppe cose in mano o al seguito (agenda, telefono, bottiglietta d’acqua, scartoffie varie, borsa della palestra, porta pranzo, ecc.) non contribuisce a farvi fare una buona impressione. Il vostro curriculum, una penna e un block notes per gli appunti sono più che sufficienti.
Esagerare
Chiaramente l’obiettivo di ogni buon candidato è quello di stupire, impressionare il selezionatore che ha davanti. Ma raccontare proprio tutto ciò che si è fatto e che ci è accaduto senza accorgersi, a volte, di straripare in uno sproloquio, può farvi fare davvero una brutta impressione.
Per evitarlo alcuni piccoli accorgimenti: dire solo le cose rilevanti, tenere fuori dalla discussione la vita privata, ascoltare (e fare delle domande). La declinazione peggiore del candidato strabordante è quello che interrompe mentre parlano gli altri: dimostra mancanza di rispetto e anche poca attenzione (da evitare assolutamente). Inoltre, parlare come un fiume in piena di tutto, dimostra scarsa capacità di concentrazione e focalizzazione dell’obiettivo e scarsa comprensione della domanda.
Non far parlare il corpo
Le parole sono importanti, ma lo è anche il linguaggio del nostro corpo. Stare seduti arroccati sulla sedia, con gambe e braccia incrociate come se si indossasse una camicia di forza, non aiuta per niente. La comunicazione non verbale deve essere gestita in modo strategico, se si cerca di controllarla, cosa impossibile, si otterrà il risultato opposto.
Non sorridere, non guardare negli occhi l’intervistatore, non muovere mai le mani, non cambiare mai postura, sono tutti comportamenti controproducenti che non ci faranno mai ottenere la fiducia dell’interlocutore e quindi il lavoro.
Conclusioni
Cercare lavoro è in sé per sé un lavoro. Dalla compilazione del Cv, alla lettera di presentazione al colloquio con l’azienda, sono tutti step di un processo che va preparato per essere affrontato al meglio.
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