Specie nel caso di presentazioni aziendali, capita spesso che si parli di numeri e statistiche.
Il problema di questo tipo di presentazioni non sono i numeri di per sé, ma il fatto che non vengono mostrati e spiegati in un modo che sia facilmente comprensibile dal cervello umano.
Quando si presentano numeri e statistiche si devono considerare due aspetti fondamentali di questo tipo di informazioni:
- la dimensione concettuale
- la dimensione grafica
La dimensione concettuale
Ti sarà capitato sicuramente di fare fatica a comprendere un concetto perché non riuscivi ad immaginalo, a visualizzarlo. Questo perchè il cervello umano processa le informazioni prevalentemente in modo visivo, ovvero pensa per immagini. Quando leggi o ascolti la parola “casa” in modo automatico e inconscio il tuo cervello ha elaborato l’immagine di una casa.
La difficoltà nel comprendere numeri e statistiche è spesso dovuta al fatto che non riusciamo a trasformare tali numeri in immagini mentali chiare e semplici. Dare un aspetto concreto e familiare ai numeri non li rende solo più facili da comprendere, ma aiuta anche a ricordarli meglio ed è di maggior impatto emotivo.
Il modo più efficace per trasformare i numeri in immagini mentali è fare dei paragoni.
Ad esempio:
- 100 milioni di persone = spagnoli e italiani messi insieme
- 330 metri = una nave da crociera o 3 campi da calcio di fila
- 27 miliardi di sigarette = 315 km di pacchetti di sigarette in fila
Lo stesso vale per le percentuali:
- il 33% degli italiani = 1 su 3
- il 20% della popolazione mondiale = cinesi + indiani
La dimensione grafica
Nel caso in cui sia necessario presentare una serie di dati numerici e statistici in relazione tra loro, il modo più comune e semplice per farlo è attraverso un grafico.
Non sempre però viene utilizzato il grafico più adatto al tipo di dati e soprattutto l’aspetto visivo del grafico lo rende spesso difficile da capire.
La maggior parte delle persone sceglie il grafico da utilizzare in base alla facilità di creazione, per cui i più comuni sono i grafici a torta, a barre e a linee.
In realtà, si deve scegliere il grafico in base a:
- che cosa si vuole comunicare con il grafico
- il tipo di dati
La forma grafica più efficace per comunicare dati è quella che utilizza anche testi e colori diversi per spiegare e evidenziare i dati su cui si vuole far concentrare il pubblico.
Nel caso di percentuali importanti da evidenziare, basta farlo con un carattere, una dimensione o un colore diverso rispetto al resto del testo.
Aprire la presentazione con un numero
Hai mai pensato di cominciare il tuo intervento proiettando soltanto un numero alle tue spalle? Può sembrare folle, invece è un tipo di apertura che si rivela sempre molto d’impatto. Cominciare da un numero significa raccontare la storia di quel numero, ovvero far capire da dove deriva, cosa significa e perché è tanto importante.
A livello di progettazione, si decide di aprire con un numero quando si vuole caricare quel numero di una potenza emotiva molto forte e usarlo per colpire subito il pubblico. Questo tipo di apertura ha sul pubblico un effetto shock che può essere positivo o negativo.
L’effetto positivo, in genere di sorpresa, si ha quando il numero enfatizzato rappresenta un obiettivo importante che è stato raggiunto o addirittura superato rispetto alle aspettative. Ad esempio, se l’obiettivo aziendale era incrementare il bacino di clienti del 15% e il risultato raggiunto è stato un incremento del 25%. Usare numeri assoluti o percentuali è lo stesso, valuta tu quale può avere un effetto maggiore rispetto al tipo di pubblico.
Un effetto di shock negativo invece può essere ricercato quando è necessario sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze di qualcosa. Ad esempio, gli effetti negativi di un’alimentazione sbagliata, il numero di vittime causate dal fumo, dalle droghe o da disastri.
Vuoi sapere di più su come creare presentazioni ad alto impatto? Scopri il nostro corso di Neuro Public Speaking!
Scrivi un commento