Il solo pensiero di parlare in pubblico ti fa sudare e battere forte il cuore? È probabile che tu soffra di Glossofobia. La glossofobia, dal greco γλῶσσα glōssa, lingua, e φόβος phobos, paura o fobia, è la paura di parlare in pubblico.

Questa fobia è molto comune, talmente tanto che alcune ricerche la indicano come seconda solo alla paura della morte. Si ritiene che la glossofobia colpisca fino al 75% della popolazione mondiale, tendenzialmente più i giovani che gli adulti e risulta più diffusa nelle donne rispetto agli uomini.

Alcuni individui possono provare un leggero nervosismo al solo pensiero di parlare in pubblico, altri provano ansia da prestazione, altri ancora sperimentano il vero e proprio panico, arrivando ad evitare in ogni modo situazioni in cui dovrebbero parlare davanti ad altre persone. Ma è possibile battere la paura di parlare in pubblico? Sì, con preparazione e allenamento e costante.

Sintomi e cause della glossofobia

La glossofobia provoca una varietà di sintomi come:

Ansia intensa
• Aumento della pressione sanguigna
• Aumento della sudorazione
Bocca asciutta
• Un irrigidimento dei muscoli della parte superiore della schiena
• Nausea e una sensazione di panico

Questi sintomi possono comparire prima di parlare in pubblico o semplicemente al solo pensiero di doverlo fare. Ulteriori sintomi più specifici possono essere raggruppati in tre gruppi: fisici, verbali e paraverbali. Quelli fisici derivano dalle risposte del sistema nervoso simpatico, con effetti simili alle reazioni legate alla paura di volare. Questi includono fischi alle orecchie, tachicardia, pressione alta, pupille dilatate, sudorazione, iper-ossigenazione, irrigidimento dei muscoli del collo o delle spalle, bocca secca.

I sintomi verbali e paraverbali includono la voce tremante, respirazione corta, ritmo nel parlare troppo veloce e mormorii durante la conversazione (“eh…”). Per quanto riguarda le cause della glossofobia, come per la maggior parte delle fobie, spesso risiedono nell’infanzia o nella prima età adulta.

In modo specifico, la glossofobia è quasi sempre legata ad esperienze precedenti negative, per cui una persona che ha avuto una brutta esperienza durante il parlare in pubblico teme la ripetizione di quella precedente esperienza.

In molti credono che la paura di parlare in pubblico sia legata alla paura di essere “guardati”, di avere gli occhi di tutti puntati addosso. Sì e no. La reale paura è quella di fare una brutta figura, di non essere all’altezza, di dimenticare il proprio discorso, con il risultato di venire derisi e giudicati.

La paura aumenta quando a una persona viene detto di parlare in pubblico sul momento, senza possibilità di prepararsi, né tecnicamente né psicologicamente.

Come superare la paura di parlare in pubblico

La glossofobia è curabile e gli esercizi basati sull’esposizione sono sempre i più utili. Questi esercizi di esposizione, derivanti dalla terapia cognitivo comportamentale, fanno sì che la persona possa imparare ad affrontare e gestire la sua paura in un ambiente protetto.

Viene ricostruita una situazione artificiale in cui la persona deve parlare in pubblico e, attraverso una simulazione, la persona impara a riconoscere e gestire i sintomi che insorgono prima e durante la sua performance. Le persone con glossofobia traggono benefici anche dalla gestione dell’ansia e dalle tecniche di rilassamento e può essere raccomandata una combinazione di diversi esercizi.

Consigli pratici

Se non hai una vera e propria fobia da public speaking, ma hai comunque timore a parlare in pubblico, ti diamo alcuni consigli da seguire che ti aiuteranno a ridurre ansia e preoccupazioni.

1. Preparati

Progettare il proprio intervento di Public Speaking è fondamentale. Cosa dire o fare in apertura, quali informazioni presentare e come, cosa dire o fare in chiusura. Non puoi presentarti senza avere una strategia comunicativa chiara, senza sapere chi è il tuo pubblico e perchè sono lì ad ascoltarti. Prova e riprova il tuo discorso, davanti allo specchio o riprendendoti con una videocamera o il cellulare. E ogni volta che puoi, fa almeno un sopralluogo nella location del tuo intervento: vedere dove ti troverai ti aiuterà a capire come muoverti e ti consentirà di immaginare nel dettaglio la tua performance.

2. Inizia a piccoli passi

Se non hai mai parlato in pubblico e muori dalla paura, un buon modo per cominciare è coinvolgere amici e parenti nelle tue prove. Chiedi loro di farti da pubblico e di darti poi un feedback sincero Se pensi che chi ti conosce bene possa invece metterti ancora più in imbarazzo, chiedilo a un gruppo ristretto di colleghi oppure contattaci per partecipare alla nostra Palestra di Public Speaking.

Se superi la paura di parlare di fronte ad un piccolo pubblico, non avrai problemi a farlo davanti ad una platea. Può sembrare strano, in realtà è molto più difficile parlare di fronte ad una o due persone che davanti a mille!

3. Non imparare a memoria il tuo discorso

È l’errore peggiore tu possa fare. Se dimentichi una parola o una frase? Ti bloccherai e non riuscirai a ripartire in modo fluido e naturale. Se ti hanno chiesto di parlare di un dato argomento è perchè evidentemente lo conosci bene, quindi perché dovresti aver bisogno di imparare tutto a memoria?

Rem tene, verba sequentur – Catone

Una buona progettazione ti aiuta soprattutto a strutturare il tuo discorso. Gli speaker migliori si preparano fissando in mente i punti chiave e gli argomenti secondari con cui approfondire. Se impari tutto a memoria, sarai concentrato completamente su cosa devi dire e la tua voce risulterà priva di emozione e mono tono.

4. Costruisci del materiale visivo accattivante

Il 95% degli interventi di Public Speaking prevedono delle slides. Impara a costruire delle slides semplici, interessanti, che catturino l’attenzione e, soprattutto, che siano funzionali per la comunicazione dei contenuti al pubblico. Evita troppo testo e usa le immagini. Evita troppi punti elenco standard e usa icone e forme.

Le slides hanno il solo scopo di veicolare visivamente i concetti che tu esponi a voce. Se tu e la slide dietro di te dite la stessa cosa, uno dei due è di troppo! Il materiale visivo è sempre e solo di supporto allo speaker, per spiegare, approfondire e non perdere il filo del discorso.

5. Usa il corpo e lo sguardo

Per risultare credibile e affidabile agli occhi del pubblico, il bravo speaker comunica in modo coerente con tutti e 3 i canali di comunicazione: verbale, paraverbale e non verbale. Il significato di quello che dici può essere rafforzato o contraddetto dal modo in cui lo dici e dai gesti e dalla postura che tieni mentre lo dici.

In più, muoversi nel modo giusto e al momento giusto è un fattore determinante per catturare e mantenere l’attenzione del pubblico.

Esattamente come usare lo sguardo in modo efficace: non fissarti su una sola persona (in genere si sceglie un amico o quella che sentiamo come meno minacciosa e giudicante), ma impara a muovere lo sguardo e ad incrociare gli occhi di tutti, soprattutto delle persone che contano per raggiungere l’obiettivo della tua presentazione.

6. Accetta il tuo nervosismo

Innanzitutto devi accettare il fatto che essere nervosi non è sempre una brutta cosa. Anche lo speaker più esperto è giusto che sia un minimo nervoso prima di ogni nuova presentazione, vuol dire che gli importa fare bene e che è consapevole di avere sempre un margine di miglioramento.

Se ti rendi conto che le tue emozioni vanno oltre il nervosismo e se soffri o sei a rischio di glossofobia, è bene che tu ti rivolga ad un esperto che possa insegnarti come riconoscere e gestire le tue emozioni in modo che non diventino un ostacolo alla tua performance.

7. Respira

La respirazione migliore è quella bassa, quella di pancia perché ti consente di prendere più ossigeno e rallenta il ritmo con cui parli. La respirazione alta o di torace, invece, non consente di allargare il diaframma e la cassa toracica e ti costringe a prendere aria più spesso. Di conseguenza, chi ha una respirazione alta tenderà ad parlare con un ritmo molto veloce.

Inoltre, fare respiri lunghi e profondi calma il sistema nervoso. Esistono diversi esercizi presi in prestito dal teatro e dallo sport che ti possono aiutare ad esercitare una respirazione di pancia e a rilassarti.

8. Coinvolgi il pubblico

Il pubblico non è tuo nemico. Impara a interagire con il pubblico come se fosse la tua spalla in uno spettacolo di cabaret. Trasforma la tua presentazione in un’interazione a due attraverso domande e altre tecniche che rendono il pubblico partecipe ed eliminano il rischio della noia.

Non ci crederai, ma coinvolgere il pubblico può anche essere un modo per prendere fiato, bere dell’acqua e riorganizzare i tuoi pensieri.

9. Evita cibi pesanti, alcool e troppa caffeina

Le bevande eccitanti fanno aumentare la frequenza cardiaca, l’agitazione, il tremolio alle mani. Dall’altra parte, l’alcool rischia di far aumentare le tue paure, fino ad arrivare alla paranoia e ovviamente ti rendono poco lucido e ti fanno dimenticare parole e concetti.

La sera prima o a pranzo (se la presentazione è di pomeriggio) evita anche cibi pesanti: rallentano la gestione, riducendo l’apporto di sangue di ossigeno al cervello.

10. Visualizza il tuo successo

Prendi l’abitudine di ritagliarti qualche minuto in tranquillità per chiudere gli occhi e immaginare la tua performance.
Ripassa mentalmente tutta la tua presentazione e immagina di muoverti a seconda del passaggio del tuo discorso, come riderà il pubblico a quella battuta, cosa risponderanno alle tue domande, quanto farà rumore l’applauso finale.

Chiudi gli occhi e immagina il progredire della tua miglior presentazione, immagina il tuo successo e tutto di te sarà pronto a realizzarlo.

Vuoi allenarti in uno spazio protetto e sconfiggere le tue paure? Contattaci compilando il modulo qui di seguito!